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Rassegna stampa

L’Artiglieria Controaerei va in scena a Foce Verde

By 29 Maggio 2014Settembre 7th, 2020No Comments

Le esercitazioni sono l’atto finale di un ciclo addestrativo, la messa in pratica delle nozioni apprese in aula, sono tanti piccoli tasselli di azioni ripetute a memoria che insieme compongono un puzzle complesso. La complessità ci dà poi la misura o il livello di efficienza raggiunta e, nel caso di unità militari, il livello di capacità operativa.

Maggiori informazioni

Quella messa in campo ieri dal 17° Reggimento “Sforzesca”, comandato dal Colonnello Ignazio Lax, è stata una esercitazione molto complessa, di cluster controaerei,  che ha sottolineato non solo l’eccellente preparazione tecnica e professionale del personale, ma soprattutto la loro grande versatilità.

Circa 500 uomini e donne hanno dato vita ad una serie di atti tattici inseriti in un contesto d’intervento NATO a favore di un Paese membro invaso, in cui la componente controaerei aveva il compito di difendere l’aeroporto e il Comando Brigata, con i sistemi a corto (Skyguard/Aspide) e medio raggio (SAMP-T), e realizzare, con la componente anfibia (Stinger), un ombrello controaerei a copertura di una testa di ponte.

Oltre ad operare su sistemi e apparecchiature ad altissima tecnologia, proprie della specialità controaerei, il personale ha dato dimostrazione di aver assimilato il modus operandi di altre specialità della Forza Armata, nella cosiddetta funzione duale: di controaerei e di fanti. E’ stato il caso dell’evacuazione di feriti con elicottero (Medevac) a seguito di un attacco terroristico, della testa di sbarco in profondità e dello sbarco della componente anfibia.

Nel primo caso è stato anche sperimentato con successo il sistema MITAKA (Military Italian Thought Aid Kombat Area) prodotto dalla INMM di Ferrara. Si tratta di un tablet attraverso cui il soccorritore militare, rispondendo ad una serie di domande del tipo a scelta (Si o NO), compila un modulo che, attraverso un algoritmo standard NATO, assegna al ferito il codice colore di gravità e fornisce al centro ospedaliero, via data link, tutte le informazioni necessarie prima che il paziente arrivi. Questa procedura può contribuire a salvare la vita di un ferito grave.

Il soccorritore militare è una figura professionale altamente specializzata attraverso uno specifico corso basico di medicina aeronautica e spaziale della durata di 4 settimane presso l’Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina Aeronautica e Spaziale dell’Aeronautica Militare (IPAMAS). Corso che alcuni militari del 17° hanno frequentato.

fast ropePer la testa di sbarco in profondità è stata schierata una squadra di 12 uomini, calati da un elicottero NH 90 con la tecnica del Fast Rope, con il compito di bonificare, cioè mettere in sicurezza l’area che successivamente è stata utilizzata per lo sbarco, sempre da un NH 90, di una sezione Stinger (4 posti tiro). Gli elicotteri sono stati forniti dal 1° Reggimento Antares dell’Aviazione dell’Esercito di Viterbo.

La seconda, ovvero lo sbarco della componente anfibia è avvenuta nella vicina spiaggia di Nettuno. Preceduti da 2 barchini per verificare le condizioni della spiaggia e da cui sono sbarcati per la messa in sicurezza 2 squadre di 6 uomini ciascuna, sono seguiti 8 gommoni Zodiac, da cui sono sbarcati gli uomini che hanno acquisito la testa di ponte.

Come ha sottolineato il Comandante del Comando Artiglieria Controaerei, Generale Cesare Alimenti, gli uomini e le donne “controaerei” oltre a costituire una punta di vanto della Forza Armata, perché inseriti in un contesto altamente informatizzato e con materiale tecnologicamente avanzato, sono impiegati in varie operazioni sia sul territorio nazionale (es.: strade sicure) sia all’estero. In particolare il 17° Rgt ha più volte operato in Kosovo, ma molti altri militari sono impiegati nei diversi Teatri Operativi (Libia, Libano, Afghanistan, etc.) sotto forma di augmenties ovvero non come unità organica ma singoli specializzati.

Oltre quella odierna, presso il poligono di Biscarosse, si è appena conclusa un’esercitazione congiunta svolta insieme ai colleghi dell’aeronautica francese che dispongono dello stesso sistema d’arma SAMP-T. L’attività è culminata con il lancio contemporaneo di un missile italiano ed uno francese che hanno abbatto, centrandoli, i radiobersagli che simulavano rispettivamente una minaccia aerea e quella di un missile balistico.

Tutto ciò non è che la testimonianza concreta della preparazione dei nostri militari, ad ogni livello: Ufficiali, Sottufficiali e Volontari”, ha concluso il Generale Alimenti.

di Vito Di Ventura

Le esercitazioni sono l’atto finale di un ciclo addestrativo, la messa in pratica delle nozioni apprese in aula, sono tanti piccoli tasselli di azioni ripetute a memoria che insieme compongono un puzzle complesso. La complessità ci dà poi la misura o il livello di efficienza raggiunta e, nel caso di unità militari, il livello di capacità operativa. Quella messa in campo ieri dal 17° Reggimento “Sforzesca”, comandato dal Colonnello Ignazio Lax, è stata una esercitazione molto complessa, di cluster controaerei,  che ha sottolineato non solo l’eccellente preparazione tecnica e professionale del personale, ma soprattutto la loro grande versatilità. Circa 500 uomini e donne hanno dato vita ad una serie di atti tattici inseriti in un contesto d’intervento NATO a favore di un Paese membro invaso, in cui la componente controaerei aveva il compito di difendere l’aeroporto e il Comando Brigata, con i sistemi a corto (Skyguard/Aspide) e medio raggio (SAMP-T), e realizzare, con la componente anfibia (Stinger), un ombrello controaerei a copertura di una testa di ponte. Oltre ad operare su sistemi e apparecchiature ad altissima tecnologia, proprie della specialità controaerei, il personale ha dato dimostrazione di aver assimilato il modus operandi di altre specialità della Forza Armata, nella cosiddetta funzione duale: di controaerei e di fanti. E’ stato il caso dell’evacuazione di feriti con elicottero (Medevac) a seguito di un attacco terroristico, della testa di sbarco in profondità e dello sbarco della componente anfibia. Nel primo caso è stato anche sperimentato con successo il sistema MITAKA (Military Italian Thought Aid Kombat Area) prodotto dalla INMM di Ferrara. Si tratta di un tablet attraverso cui il soccorritore militare, rispondendo ad una serie di domande del tipo a scelta (Si o NO), compila un modulo che, attraverso un algoritmo standard NATO, assegna al ferito il codice colore di gravità e fornisce al centro ospedaliero, via data link, tutte le informazioni necessarie prima che il paziente arrivi. Questa procedura può contribuire a salvare la vita di un ferito grave. Il soccorritore militare è una figura professionale altamente specializzata attraverso uno specifico corso basico di medicina aeronautica e spaziale della durata di 4 settimane presso l’Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina Aeronautica e Spaziale dell’Aeronautica Militare (IPAMAS). Corso che alcuni militari del 17° hanno frequentato. Per la testa di sbarco in profondità è stata schierata una squadra di 12 uomini, calati da un elicottero NH 90 con la tecnica del Fast Rope, con il compito di bonificare, cioè mettere in sicurezza l’area che successivamente è stata utilizzata per lo sbarco, sempre da un NH 90, di una sezione Stinger (4 posti tiro). Gli elicotteri sono stati forniti dal 1° Reggimento Antares dell’Aviazione dell’Esercito di Viterbo. La seconda, ovvero lo sbarco della componente anfibia è avvenuta nella vicina spiaggia di Nettuno. Preceduti da 2 barchini per verificare le condizioni della spiaggia e da cui sono sbarcati per la messa in sicurezza 2 squadre di 6 uomini ciascuna, sono seguiti 8 gommoni Zodiac, da cui sono sbarcati gli uomini che hanno acquisito la testa di ponte. Come ha sottolineato il Comandante del Comando Artiglieria Controaerei, Generale Cesare Alimenti, gli uomini e le donne “controaerei” oltre a costituire una punta di vanto della Forza Armata, perché inseriti in un contesto altamente informatizzato e con materiale tecnologicamente avanzato, sono impiegati in varie operazioni sia sul territorio nazionale (es.: strade sicure) sia all’estero. In particolare il 17° Rgt ha più volte operato in Kosovo, ma molti altri militari sono impiegati nei diversi Teatri Operativi (Libia, Libano, Afghanistan, etc.) sotto forma di augmenties ovvero non come unità organica ma singoli specializzati. Oltre quella odierna, presso il poligono di Biscarosse, si è appena conclusa un’esercitazione congiunta svolta insieme ai colleghi dell’aeronautica francese che dispongono dello stesso sistema d’arma SAMP-T. L’attività è culminata con il lancio contemporaneo di un missile italiano ed uno francese che hanno abbatto, centrandoli, i radiobersagli che simulavano rispettivamente una minaccia aerea e quella di un missile balistico. “Tutto ciò non è che la testimonianza concreta della preparazione dei nostri militari, ad ogni livello: Ufficiali, Sottufficiali e Volontari”, ha concluso il Generale Alimenti.

di Vito Di Ventura ItalNews.info